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venerdì 9 novembre 2012

AUTOINDUZIONE

L'induzione di una forza elettromotrice si può avere anche attraverso il passaggio di corrente variabile attraverso lo stesso circuito; la corrente produrrà un campo magnetico variabile che si concatenerà col circuito determinando un flusso magnetico variabile; la variazione provocherà una forza elettromotrice autoindotta. Questo fenomeno è detto autoinduzione. Dalla legge di Biot-Savart, il campo magnetico B prodotto dal passaggio della corrente i nel circuito è:
il flusso sarà:
la quantità tra parentesi prende il nome d'induttanza:
L'induttanza si misura in henry [(1H=1T*1m^2)/1A]. La forza elettromotrice sarà:
 e si ha, se non avvengono variazioni:
L'induttanza impedisce alla corrente di aumentare o decrescere istantaneamente. Solitamente in un circuito l'induttanza è concentrata in particolari dispositivi detti, come per es. le bobine, detti induttori. Nel circuito seguente la bobina L impedisce che, quando viene chiuso il tasto T la corrente diventi istantaneamente uguale a V/R. Se cresce la corrente nel tempo, aumenta anche il flusso magnetico concatenato col circuito e con la bobina. Questo aumento induce ai capi della bobina una forza elettromotrice che si oppone alla variazione di flusso (legge di Lenz). La forza elettromotrice indotta determina una corrente opposta a quella iniziale che rallenta l'aumento complessivo della corrente. 
La bobina quindi è vista come un generatore di forza elettromotrice che genera una corrente che si oppone a quella creata dal generatore del circuito. Risulta:

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