Denti
veri e denti finti
Thais habet nigros, niveos Laecania dentes.
Quae ratio est? Emptos haec habet, illa suos.
Taide ha i denti neri, Lecania
bianchi. Qual'è la causa? Questa li ha finti, quella ha i suoi.
Fabulla
e le sue amiche
omnes aut vetulas habes amicas aut turpes vetulis que foediores.
Has ducis comites trahisque te cum.
Per convivia porticus,theatra.
Sic formosa,sic Fabulla,sic puela es.
Has ducis comites trahisque te cum.
Per convivia porticus,theatra.
Sic formosa,sic Fabulla,sic puela es.
Hai tutte le amiche o vecchie o
brutte e più schifose delle vecchie. Tu porti queste come compagne e
le trascini con te per i banchetti, per i portici e per i teatri
così, o Fabulla, sei bella e giovane.
La
vedova nera
Inscripsit tumulis septem scelerata virorum
"Se fecisse" Chloe. Quid pote simplicius?
La scellerata Cloe scrisse sulle
tombe dei sette mariti “che lei li aveva fatti”. Che cosa ci può
essere di più sincero?
La
moglie ricca
Uxorem quare locupletem ducere nolim
queritis? Uxori nubere nolo meae,
inferior matrona suo sit, Prisce, marito:
non aliter fiunt femina virque pares.
voi mi chiedete perché io non voglia
sposare una donna ricca? Non voglio sposare mia moglie, o Prisco, la
moglie sia inferiore a suo marito: altrimenti l'uomo e la donna sono
pari.
nūbo,
nūbis, nupsi, nuptum, nūbĕre
quæro,
quæris, quæsii, quæsitum, quærĕre
CAPELLI
DIPINTI
Mentiris fictos unguento, Phoebe, capillos
et tegitur pictis sordida calva comis.
Tonsorem capiti non est adhibere necesse:
radere te melius spongea, Phoebe, potest.
Tu
proponi i capelli finti con un unguento, o Febo, e il cranio calvo è
coperto dai capelli tinti. Non è necessario utilizzare il barbiere
per la tua testa: una spugna, o Febo, può raderti meglio.
mentĭor,
mentīris, mentitus sum, mentīri
tĕgo,
tĕgis, texi, tectum, tĕgĕre pingo,
pingis, pinxi, pictum, pingĕre rādo,
rādis, rasi, rasum, rādĕre
L'AFFARISTA
Emit lacernas milibus decem Bassus
Tyrias coloris optimi. Lucrifecit.
"Adeo bene emit?" inquis. Immo non solvet.
Basso
ha comprato per diecimila sesterzi un mantello di Tiro di un ottimo
colore. Ha fatto un bel guadagno. “Così bene l'ha comprato (a così
poco prezzo)?” potresti dire. Certamente non lo pagherà.
ĕmo,
ĕmis, emi, emptum, ĕmĕre
solvo,
solvis, solvi, solutum, solvĕre
L'INOPINATUM
Chirurgus fuerat, nunc est vispillo Diaulus;
coepit quo poterat clinicus esse modo.
Diaulo
era stato un chirurgo, ora è un becchino; iniziò ad essere un
clinico nel modo in cui poteva.
LA
VISITA DEL PRIMARIO
Languebam: sed tu comitatus protinus ad me
venisti centum, Symmache, discipulis.
Centum me tetigere manus aquilone gelatae:
non habui febrem, Symmache, nunc habeo.
stavo
male: ma tu accompagnato da cento discepoli venisti subito da me, o
Simmaco. Cento mani gelate per la tramontana mi toccarono: non avevo
la febbre, o Simmaco, adesso ce l'ho.
languĕo,
langues, languēre
cŏmĭtor,
cŏmĭtāris, comitatus sum, cŏmĭtāri
SAGGI
IN MODO DIVERSO
Nubere vis Prisco: non minor, Paula; sapisti.
Ducere te non vult Priscus: et ille sapit.
tu
vuoi sposare Prisco: non mi meraviglio, o Paola; sei saggia. Ma
Prisco non ti vuole sposare: ed è saggio anche lui.
nūbo,
nūbis, nupsi, nuptum, nūbĕre
săpĭo,
săpis, sapii, săpĕre
A
CHI NON MANTIENE LE PROMESSE
Omnia promittis cum tota nocte bibisti:
mane nihil praestas. Pollio, mane bibe.
prometti
ogni cosa quando hai bevuto per tutta la notte: di mattina non rimane
niente. Pollione, bevi di mattina.
bĭbo,
bĭbis, bibi, bibitum, bĭbĕre
præsto,
præstas, præstiti, præstatum, præstāre
LA
PICCOLA EROTION
Hanc tibi, Fronto pater, genetrix Flaccilla, puellam
oscula commendo deliciasque meas,
parvola ne nigras horrescat Erotion umbras
oraque Tartarei prodigiosa canis.
Inpletura fuit sextae modo frigora brumae,
vixisset totidem ni minus illa dies.
Inter tam veteres ludat lasciva patronos
et nomen blaeso garriat ore meum.
Mollia non rigidus caespes tegat ossa nec illi,
terra, gravis fueris: non fuit illa tibi.
Padre
Frontone, madre Flaccilla,
io
affido a te questa fanciulla baci e mia delizia, affinchè la piccola
Erotio non si spaventi per le scure ombre né per le bocche terribile
del cane del Tartaro. Stava per compiere fra poco i sesti freddi
dell'inverno (il sesto anno), se almeno avesse vissuto altrettanti
giorni. Giochi lasciva tra i vecchi uomini e pronunci balbettando il
mio nome con il suo linguaggio incerto. Non una dura zolla copra le
sue tenere ossa e non essere, o terra, a lei pesante: lei non lo fu
per te.
commendo,
commendas, commendavi, commendatum, commendāre
horresco,
horrescis, horrescĕre inplĕo,
inples, inplevi, inpletum, inplēre lūdo,
lūdis, lusi, lusum, lūdĕre
garrĭo,
garris, garrivi, garritum, garrīre
tĕgo,
tĕgis, texi, tectum, tĕgĕre
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