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venerdì 17 maggio 2013

LA DIFESA DEI DIRITTI UMANI


Dal diritto alla libertà ai diritti sociali, dal diritto alla pace a quello di vivere in un ambiente sano: la lotta per i diritti umani segna le tappe del progresso civile e sociale.
Tipologia B: articolo
Ambito: socio-politico-giuridico Destinazione: pubblicazione su giornale quotidiano

Ogni uomo ha il diritto di vivere in li¬bertà e di esprimere le sue opinioni, il suo pensiero, la sua fede religiosa, la sua appar¬tenenza politica; ha il diritto di migliorare, attraverso un lavoro sicuro ed equamente retribuito, le condizioni di vita proprie e del¬la sua famiglia, potendo anche fruire dei ri-trovati della tecnologia. Ogni uomo, in quanto cittadino, dallo Stato, nei confronti del quale ha il dovere di pagare le imposte, ha il diritto di essere tutelato mediante l'as-sistenza previdenziale e quella sanitaria, nonché di essere difeso da qualsiasi fonna di violenza. Ha il diritto di non essere emar¬ginato dalla società, magari solo perché ha la pelle di un altro colore, professa un'altra religione o ha contratto una malattia parti-colarmente contagiosa. Ha, infine, il diritto di vivere in un mondo senza guerre né disu-guaglianze economiche e sociali.
Questi ed altri diritti sono previsti dalla Costituzione italiana, che dedica molti articoli al riconoscimento delle libertà individuali (li¬bertà di parola, di stampa, di fede religiosa, di riunione, di domicilio, di circolazione) e riba¬disce l'uguaglianza di tutti gli uomini "davan¬ ti alla legge", senza alcuna distinzione di ses¬so, razza, lingua, religione ed opinioni politi-che (art. 3).
Il diritto al lavoro e gli altri diritti sociali vengono riconosciuti fin dal primo articolo della Carta Costituzionale, dove si afferma che "l'Italia è una repubblica fondata sul lavo¬ro". Ampio rilievo viene dato anche al dovere dello Stato italiano di tutelare la salute dei cit¬tadini mediante la prevenzione delle malattie e la salvaguardia dell'ambiente. Fondamenta¬le è pure il diritto allo studio, che si può eser¬citare tramite l'istruzione pubblica, ma anche quella privata purché senza oneri per lo Stato. Quest'ultimo, infine, deve garantire la sicu-rezza dei cittadini, combattendo le grandi or-ganizzazioni malavitose (mafia, camorra, 'ndrangheta), la criminalità quotidiana e il ter-rorismo, sia quello interno (come già avvenu¬to negli "anni di piombo") sia quello interna-zionale.
Il riconoscimento e la difesa dei diritti umani sono necessità inderogabili che non appartengono alla sola società contempora¬nea. Si può affermare infatti che gli uomini di ogni epoca hanno sentito l'esigenza di riven¬dicare i propri diritti, dando la priorità ad al¬cuni anziché ad altri in base al contesto stori¬co. Ad esempio, è ovvio che nella Dichiara¬zione dei diritti dell' uomo e del cittadino, sot-toscritta nel 1789 nel clima della Rivoluzione francese, oltre all'affermazione della libertà e dell'uguaglianza degli uomini, fosse sottoli¬neato il diritto di tutti i cittadini a partecipare, personalmente o mediante rappresentanti, al-l'elaborazione delle leggi dello Stato. Ed è al-trettanto ovvio che, al tempo della guerra di secessione americana, il diritto più impellen¬te fosse quello della libertà di tutti, da realiz¬ zare mediante l'abolizione della schiavitù dei neri e nel rispetto di quella Dichiarazione d'indipendenza americana che, proclamata quasi un secolo prima, aveva accompagnato la nascita degli Stati Uniti d'America: un do¬cumento che riconosce il diritto dell'uomo alla vita, alla libertà, all'uguaglianza e perfi¬no alla ricerca della felicità. Così come non bisogna meravigliarsi se, dopo gli orrori della seconda guerra mondiale, il desiderio di pace del mondo intero fosse tra le principali aspi-razioni della Dichiarazione universale dei di-ritti dell' uomo, proclamata il lO dicembre 1948 dall' Assemblea generale delle Nazioni Unite ed alla quale ancora oggi si fa general-mente riferimento.
Purtroppo tante volte, nel corso della storia, i diritti umani sono stati violati, a co-minciare proprio da quello alla pace, messo in pericolo non solo dalle due guerre mon¬diali, ma anche dai numerosi conflitti che si combattono ancora oggi: dall'Iraq ai tanti Paesi "dimenticati" dell' Africa e dell' Asia.
Numerosi altri diritti umani vengono quotidianamente calpestati: pensiamo ai tanti bambini di alcuni Paesi poveri del Ter¬zo Mondo, costretti alla denutrizione o addi¬rittura ridotti a lavorare in schiavitù dalle condizioni d'indigenza delle loro famiglie; alle persone, soprattutto giovani, extraco-munitari, ma anche minori che sono sfruttati nel lavoro anche nel nostro Paese; all'inqui¬namento ambientale, che rischia di mettere a repentaglio la vita sull 'intero Pianeta; al-l'intolleranza che discrimina le minoranze etniche e sociali; al crescente divario tra il Nord del mondo, ricco ed industrializzato, ed il Sud povero, dove tanti Paesi sono atta¬nagliati dalla fame e dall'indebitamento.

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